Borse di studio
La Fondazione ha come scopo principale quello di concedere borse di studio, onde consentire a studenti particolarmente meritevoli, di specializzarsi all’estero nell’area oncologica. Come da testamento, le borse saranno intitolate ai genitori di Alessandra, e al prof. Piergiuseppe Cevese, suo grande amico, celebre chirurgo dell’Università di Padova, con oltre 50.000 operazioni effettuate.
Questa scelta testamentaria non è certo casuale: da una parte Alessandra nutriva una grande preoccupazione verso il male del secolo, dall’altra sosteneva visceralmente la meritocrazia.
Per la selezione dei candidati, la Fondazione potrà appoggiarsi a soggetti di ricerca come AIRC, delegando quindi la selezione e assegnazione a enti già strutturati e di altissima reputazione. La Fondazione si riserva peraltro di nominare un proprio comitato scientifico, formato da tre medici di chiara fama. Di massima le borse di studio saranno tre, e saranno erogate annualmente: due saranno intitolate a Ezio e Maria Panciera, una a Piergiuseppe Cevese. Posto che la scelta dei borsisti sarà delegata al comitato scientifico o a soggetti terzi (come AIRC), la Fondazione non pubblicherà dei bandi.
Sarà elemento di maggior punteggio dei candidati, il fatto di essersi laureati all’Università di Padova o all’Università di Verona, e il fatto di impegnarsi a rientrare in Italia, una volta ultimati gli studi all’estero, pur non essendo, questa, una condizione essenziale.